DEFICIT  DI  EREZIONE

 

 

 

L’erezione è regolata dal sistema nervoso ORTO e PARA

Il sistema ORTO mantiene il pene flaccido mantenendo le pareti delle arteriole contratte.

Il sistema PARA determina invece un azione contraria a quella dell’ORTO facilitando quindi la vasodilatazione.

La vasodilatazione determina un afflusso di sangue nei corpi cavernosi con loro conseguente incremento di volume che a sua volta eserciterà una compressione sulle strutture venose del pene bloccandone il ritorno venoso.

Questo meccanismo farà aumentare progressivamente le dimensioni del pene provocando l’erezione.

 La Potenza sessuale è quindi condizionata:

  • Dal sistema nervoso
  • Dal meccanismo emodinamico

Per garantire una potenza sessuale post intervento i medici interverranno su due livelli:

  • A livello neurologico: mediate la tecnica nerve sparing

Che garantirà un deficit nervoso solo transitorio, dovuto a neuroaprassia.

Il danno neuroaprassico è comunque lento a recuperare.

Il tempo medio stimato è di 18 mesi anche se in letteratura sono riportati casi di pazienti che presentano dei miglioramenti nella erezione fino a 4 anni dall’intervento

  • A livello emodinamico: mediante la somministrazione di farmaci. La somministrazione di questi farmaci rientra nel concetto di ginnastica vascolare.

I farmaci che vengono somministrati sono:

  • Inibitori della fosfodiesterasi (vardenafil o levitra, sildenafild o viagra, cialis o tadalafil, sildenafil)
  • Prostaglandine (caverjet)

 

Ginnastica vascolare:

La ginnastica vascolare consiste nel far arrivare sangue all’interno dei corpi cavernosi del pene.

Lo scopo è quello di impedire che questi ultimi, durante il periodo di neuroaprassia dovuto all’intervento chirurgico, vadano incontro a fenomeni di perdita di elasticità, atrofia e fibrosi indotta dal non afflusso di sangue poiché qualora si dovessero verificare queste condizioni non sarebbero più in grado di riespandersi nel momento in cui gli dovesse ritornare il corretto impulso nervoso con conseguente afflusso sanguigno.

La perdita di elasticità, l’atrofia e la fibrosi dei corpi cavernosi porterà quindi:

  • Ad una diminuzione delle dimensioni del pene
  • Ad una ridotta capacità di espansione dei corpi cavernosi con conseguenze cattiva tumescenza peniena (necessaria per la penetrazione) nel momento in cui gli dovesse arrivare sangue, a seguito di un corretto stimolo nervoso

Si può quindi comprendere che la presa in carico del deficit erettile deve essere fatta il più precocemente possibile, senza aspettare che vi sia prima la guarigione clinica dell’incontinenza urinaria.

Le linee guida della ginnastica vascolare indicano che questa deve essere effettuata:

  • Mediante la somministrazione farmacologica di:
  • Inibitori della fosfodiesterasi (vardenafil o levitra, sildenafild o viagra, cialis o tadalafil, sildenafil)
  • Prostaglandine (caverjet)
  • Mediante l’utilizzo della Vacuum terapia (aumenta i volumi del pene attraverso l’aumento di sangue venoso nel pene) in associazione o meno dei farmaci

A livello fisioterapico, oltre al Vacuum device, verranno proposti degli esercizi di rinforzo dei muscoli ischiocavernosi e bulbocavernosi poiché anch’essi entrano nel gioco vascolare in quanto, impedendo il deflusso di sangue venoso dal pene, aumentano la pressione intra cavernosa ed aumentano la rigidità del pene.

 

 

Vacuum Device:

Il Vacuum può essere utilizzato per:

  • Ginnastica vascolare
  • Ottenere un erezione passiva per poter avere un rapporto
  • Impedire la climacturia (che invece rimane se si fa la puntura di caverjet)
  • Effettuare esercizi di rinforzo per gli ischiocavernosi e bulbo cavernosi

Il Vacuum device è un apparecchio costituito da 3 componenti:

  • Un cilindro vacuum
  • Una pompa aspirante che può essere attivata manualmente o per mezzo di batterie
  • Un anello costrittivo di varie misure

Il pene dovrà essere inserito all’interno del cilindro e successivamente dovrà essere attivata la pompa aspirante che creando una pressione negativa all’interno del cilindro indurrà l’afflusso di sangue venoso all’interno dei corpi cavernosi con loro conseguente distensione.

Per effettuare la ginnastica vascolare, il pene dovrà essere gonfiato e sgonfiato alternativamente per un tempo totale di esercizio di 4-5 minuti.

Non si dovrà mantenere l’erezione passiva in quanto lo scopo di questa ginnastica è:

  • Elasticizzare i tessuti
  • Ossigenare i tessuti: poiché il sangue richiamato nei corpi cavernosi dal Vacuum è sangue venoso, contenente al suo interno poco ossigeno, al fine di garantire comunque una ossigenzione, dovremmo gonfiare e sgonfiare più volte il pene.

Nel caso in cui si volesse utilizzare il vacuum per ottenere una erezione passiva necessaria ad rapporto sessuale, una volta gonfiato il pene, si dovrà posizionare l’anello costrittivo alla sua base in modo tale da impedire il deflusso troppo veloce di sangue.

L’anello generando una compressione anche a livello uretrale, permetterà il rapporto sessuale in assenza di climacturia.

Si consiglia di non tenere l’anello costrittivo per più di 30 minuti in quanto potrebbe causare un danno ischemico (da carenza di ossigeno) alle strutture del pene.

Poiché il sangue contenuto all’interno dei corpi cavernosi è di tipo venoso il pene risulterà freddo.

Attenzione: Prima di utilizzare il Vacuum è comunque importante un corretto addestramento del paziente da parte dell’operatore in quando la sua modalità d’uso varia in base all’utilizzo che il paziente ne deve fare

I pazienti che fanno uso di anticoagulanti hanno delle limitazioni per l’utilizzo

 

https://www.youtube.com/watch?v=xYpHty0p1Cw