OSTEOPATIA

 

 

 Storia

Il termine osteopatia fu coniato dal suo fondatore A.T. Still

“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”

(Still, Autobiografia 1897)

 

La “data di nascita” dell’osteopatia è il 22 giugno del 1874, quando A.T. Still ne enuncia i suoi principi:

  •  La persona è un integrità di corpo, mente e spirito: L’osteopatia quindi, come tutte le scienze olistiche, considera l’individuo nella sua globalità poichè ogni sua parte è dipendente dalle altre e deve lavorare in maniera armoniosa per permettere il corretto funzionamento dell’insieme e quindi il benessere.
  •  La struttura governa la funzione: Vi è una relazione reciproca tra struttura funzione. Ogni componente del nostro insieme possiede infatti una specifica forma adatta all’espletamento della propria funzione. Qualora un componente dovesse perdere la sua capacità di svolgere correttamente la propria funzione, ovvero la sua struttura venisse alterata (a causa di un trauma per esempio) si parlerebbe di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità e perdita di movimento in una parte del nostro corpo (ossa, muscoli, organi, etc..).
  • Il corpo è capace di autoregolazione, autoguarigione e conservazione della salute: Secondo l’osteopatia infatti, l’osteopata non è l’artefice della guarigione ma solamente un facilitatore, ossia colui che aiuta la persona ad iniziare il processo di autoguarigione che lo condurrà a ritrovare lo stato di salute. “La regola dell’arteria è suprema; essa non deve essere ostruita, altrimenti sorge la malattia. Il corpo umano è la farmacia di Dio ed ha in sè tutti i liquidi, farmaci, olii lubrificanti, oppiacei, acidi ed antiacidi, e tutti i tipi di farmaci che la saggezza di Dio ha pensato necessari alla felicità dell’uomo ed alla sua salute.” (Still 1874)

 

Principi

Stando a questi principi:

  • Se una parte del tutto si blocca (creando la così detta disfunzione osteopatica), ossia crea una zona di IPO mobilità, le altre parti del sistema andranno a compiere un IPER lavoro per compensare l’IPO mobilità della parte bloccata.
  • Le zone che andranno incontro a IPER lavoro, a lungo andare si stancheranno e creeranno la sintomatologia dolorosa.

Per questo motivo secondo l’osteopatia non è detto che trattando il sintomo noi risolveremo la problematica del paziente, infatti come suddetto molto spesso per risolvere la sintomatologia bisognerà trovarne la causa, ossia la zona di IPO-mobilità che ha generato l’IPER di compenso, al fine di restituirgli la corretta funzione e quindi riarmonizzare il sistema.

 

 

Tecniche:

L’osteopatia si avvale di numerose tecniche di trattamento che vengono combinate tra di loro in base alle necessità terapeutiche.

In grandi linee possiamo dividere l’osteopatia in tre aree: