RIABILITAZIONE  PRE  PARTO

 

 

 

A cosa serve:

La riabilitazione pre parto non sostituisce il corso di preparazione al parto proposto dalle ostetriche, ma si affianca ad esso al fine di fornire una assistenza a 360° della donna.

A differenza del corso pre parto che normalmente inizia intorno alla 30° settimana gestazionale, con lo scopo di insegnare alla donna le corrette posture, la corretta spinta, la corretta respirazione necessarie al parto, la riabilitazione pre parto inizia nelle prime settimane di gestazione avendo lo scopo di preparare il corpo della donna alla gravidanza e al parto, andando a:

  • Limitare l’insorgenza di dolori gestazionali
  • Limitare l’insorgenza di incontinenza urinaria (IU) durante la gestazione
  • Favorire il parto mediante la corretta elasticizzazione e tonificazione della muscolatura perineale
  • Prevenire l’insorgenza di prolasso ed incontinenza urinaria post parto
  • Prevenire l’insorgenza della diastasi dei retti post parto

 

Maggiori dettagli

La gravidanza è un periodo molto particolare per la donna, dove il corpo subirà molteplici modificazioni indispensabili per accogliere il bambino e per permetterne la fuoriuscita al momento del travaglio.

In questo periodo anche il pavimento pelvico subirà delle modificazioni gravidiche per facilitare il parto, diventando più elastico e cedevole come i vari legamenti pelvici, i legamenti della vescica, del retto e dell’utero, ma i suoi ruoli rimarranno sempre gli stessi:

  • Stabilizzare il bacino
  • Ammortizzare le pressioni addominali (insieme alla fascia addominale)
  • Sostenere gli organi pelvici
  • Intervenire durante la defecazione e la minzione
  • Intervenire durante il parto

Questa zona elasticizzandosi diverrà più vulnerabile ed è per questo motivo che sarà importantissimo evitare che le iperpressioni addominali costanti superflue (date dalle cattive posture, cattiva gestione degli sforzi) si vadano a sommare alle iperpressioni addominali costanti generate fisiologicamente dallo sviluppo fetale poiché, scaricandosi sul piano perineale, lo andrebbero ad indebolire ancora di più rischiando non solo di farlo divenire elemento ostacolante il parto invece che favorente (ponendo le basi per futuri problemi nel post parto), ma anche di far comparire durante la gravidanza:

  • Dolore sacro-iliaco
  • Dolore lombare
  • Problematiche di defecazione
  • Incontinenza urinaria pre parto (in caso di pavimenti pelvici ipotonici)
  • Rischio di iniziale descensus viscerale

 

Trattamenti:

I trattamenti proposti nella riabilitazione pre parto sono:

  • Osteopatici
  • Educazione posturale
  • Riabilitazione del pavimento pelvico

Trattamenti Osteopatici

I trattamenti osteopatici hanno lo scopo di eliminare nella gestante le zone di minor movimento articolare e/o muscolare causate da un pregresso trauma, una cattiva postura (ecc) poiché probabili generatrici di iperpressione addominale.

Infatti il blocco di una articolazione, può essere causa o effetto di una tensione muscolare che genererà a sua volta delle ulteriori perdite di movimento articolare, provocando delle variazioni dei volumi originari della scatola addominale o toracica con conseguente genesi di iperpressioni costanti all’interno delle tre cavità corporee (addome, torace, cranio), che sono tra di esse collegate.

 

Educazione posturale

Nel corso di queste sedute verranno insegnate le corrette posture da assumere nella vita di tutti i giorni e durante l’esecuzione degli sforzi (inteso come sollevamento di un peso o sforzo defecatorio) in associazione ad una corretta respirazione sempre per evitare iperpressioni addominali negative per il pavimento pelvico

 

Riabilitazione del pavimento pelvico

A seguito di una iniziale valutazione le sedute verteranno su:

  • Presa di coscienza della zona (con l’ausilio eventuale di un biofeedback)
  • Normalizzazione del tono perineale (esercizi di Kegel)
  • Esercizi di elasticizzazione della zona perineale (esercizi di Kegel)

Durante le sedute verranno anche fornite delle linee guida comportamentali per la protezione perineale e della fascia addominale, che dovranno essere praticate soprattutto nelle prime 6 settimane post parto poiché in queste settimane il corpo della danna sarà più vulnerabile con conseguente rischio di diastasi dei retti, prolassi ed incontinenza urinaria.

 

 

Quando iniziare:

Poiché lo scopo di questa riabilitazione è quello di preparare il corpo della donna alla gravidanza il periodo migliore per il suo inizio è nelle prime settimane di gestazione in modo tale che il terapista possa valutare il corpo della donna il più possibile privo di modificazioni gravidiche.

La valutazione più importante da effettuare precocemente è quella del piano perineale al fine di:

  • Impostare un corretto programma riabilitativo perineale pre parato, basato sulla presa di coscienza della zona, sua elasticizzazione e normalizzazione del tono (qualora fosse necessario)

In caso di necessità di normalizzazione del tono, la donna avrà cosi tutto il tempo necessario per apportare degli effettivi cambiamenti (9 mesi)

  • Impostare un corretto programma riabilitativo post parto: infatti la conoscenza della situazione iniziale del perineo consentirà al fisioterapista di valutare meglio le modificazioni che questo muscolo ha subito a seguito del parto consentendogli di porre obiettivi più corretti per la riabilitazione, ossia riportare il perineo, come minimo, ad avere lo stesso tono della valutazione iniziale.

 

Quante sedute di terapia:

Il numero delle sedute varia da donna a donna in base ai sintomi presentati.

In linea di massima possiamo dire che le sedute saranno circa una quindicina nell’arco di 9 mesi.

Le prime sedute saranno più ravvicinate, le successive dilazionate nel tempo